Anche le palpebre invecchiano
- michelecardone88
- 23 mag 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Le palpebre, come anche il resto della cute del volto, subiscono modificazioni con il passare del tempo ed a seguito dell’esposizione a smog, fumo e raggi UV. Queste alterazioni si manifestano come perdita di tono e di elasticità a causa della diminuzione del collagene e dell’atrofia dermica. Ne consegue una condizione nota come blefarocalasi, ovvero un eccesso di cute che, oltre a compromettere l’estetica del volto, può determinare anche una riduzione del campo visivo.
La terapia più appropriata, che può essere stabilita solamente solo dopo una corretta diagnosi, prevede vari approcci che vanno dalla blefaroplastica non chirurgica (che si avvale di moderne strumentazioni quali plexer e laser CO2 di ultima generazione), fino alla chirurgia classica (che consiste nella rimozione dell’eccesso di cute, grasso e se necessario di parte di tessuto muscolare).
A complemento dei precedenti trattamenti può essere utile la tossina botulinica, che limita le cosiddette “zampe di gallina” ringiovanendo lo sguardo, riducendo le rughe glabellari (poste alla radice del naso) e della fronte.

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